Il sapone
26.04.2013 23:28Ho fatto il mio primo sapone nel 2006. Una nostra cara amica di Bolzano, Elisa Nicoli, teneva dei corsi nelle scuole dove mostrava il procedimento della saponificazione e quando è stata nostra ospite ci ha insegnato il procedimento.
La saponificazione è una pratica antica che richiedeva conoscenze e molto tempo.
Oggi invece è una procedura semplice e veloce, abbiamo a disposizione tutte le conoscenze scientifiche che ci servono e gli strumenti elettrici rendono l'operazione molto rapida.
- Gli strumenti che servono per fare il sapone sono pochi:
-una bilancia di precisione (al grammo va bene)
-due pentole di acciaio (MAI di alluminio, mi raccomando)
-un frullatore elettrico a immersione
-un termometro che arrivi a 120 gradi (da forno con la sonda per intenderci)
-qualche stampo di plastica, di legno, formine in silicone, cartoni del latte, insomma degli stampi
-guanti, mascherina e occhiali per i fumi e il contatto con la soda caustica
(NOTA: Mai nessun attrezzo in alluminio deve venire in contatto con la soda caustica)
- Gli ingredienti di base sono solo 2:
-la soda caustica, miscelata a un liquido
-uno o più tipologie di grasso miscelate tra loro
La soda caustica è un ingrediente pericoloso perche estremamente alcalino e quindi caustico (brucia la pelle, le mucose se inalata e quant'altro), bisogna quindi fare molta attenzione ad utilizzarlo e per neutralizzarlo nel caso di incidentale contatto bisogna usare una sostanza acida come l'aceto sulla zona colpita. In ogni caso la si trova facilmente in molti supermercati perché viene normalmente utilizzata per sturare i lavandini, quindi è una sostanza pericolosa ma che può essere utilizzata da chiunque con qualche precauzione.
I grassi che si possono utilizzare sono moltissimi:
oliva, mais, girasole, colza, cocco, palma, strutto, burro di cacao, di mango ecc.
La cosa importante è sapere il coefficente di saponificazione cioè la quantità di soda caustica che serve per un grammo di un dato grasso. A questo indirizzo potete trovare una tabella dei principali grassi e il loro coefficenti di saponificazione https://iaassassari.files.wordpress.com/2012/02/coefficienti-di-saponificazione.pdf. In questo modo la quantià di soda che useremo sarà esatta per saponificare tutto il grasso che mettiamo e non resterà soda caustica libera nel sapone che potrebbe irritare la pelle. A secondo dei grassi che mettiamo otterremo un sapone più o meno molle (anche dopo la stagionatura), più o meno sgrassante, più o meno schiumoso. In generale preferisco sempre mantenere una maggioranza di olio di oliva extra-vergine e aggiungere altri tipi di grassi a seconda che ci serva per il bucato, per i piatti, per il corpo.
Vi elenco qui i principali grassi che uso:
-L'olio di oliva: ha un ottimo potere sgrassante, fa poca schiuma, rende il sapone abbastanza sodo, fa bene alla pelle.
-L'olio di sesamo: fa molto bene alla pelle e lo usiamo solo per il sapone da corpo
-Lolio di cocco: costa poco, ha un alto potere sgrassante, fa molta schiuma, rende il sapone abbastanza sodo. Noi lo usiamo per il sapone da piatti e da corpo, non per la lavatrice
-Lo strutto: buon potere sgrassante, rende il sapone abbastanza sodo, per ora però l'ho utilizzato solo una volta
-Di mais: non mi sembra abbia caratteristiche particolari ma lo usiamo a volte per il sapone da lavatrice
Vi è poi tutta una serie di oli o burri particolari: di mango, di cacao, di Karitè, etc. che si utilizzzano solo per i saponi da corpo e che servono a nutrire la pelle (noi utilizziamo di solito l'olio di sesamo a questo scopo). Basta infatti scontare un poco la soda caustica dalla ricetta (di solito si calcola un 6% in meno) e si lascia libero un po' di grasso che andrà a nutrire la pelle; ovviamente non bisogna esagerare altrimenti il sapone unge.
L'utilizzo di questi burri o oli la consiglio solo in proporzioni alte come 10-20% sul totale di grassi, questo perché nella quantità di grasso che lasciamo libero solo una percentuale sarà di quel tipo di olio, il resto sarà di olio di oliva o del grasso che abbiamo scelto come base. Visti i costi di questi grassi particolari non mi sento di consigliarne l'uso per il sapone, conviene sceglierne uno diponibile a buon prezzo come quello di sesamo e usare quello (a questo proposito va detto che l'olio extra-vergine di oliva è uno dei migliori per nutrire la pelle, ha l'unico svantaggio di non profumare particolarmente).
Infine ci sono oli essenziali, le spezie e i fiori che si possono inserire alla fine della saponiicazione per colorare, profumare e rendere particolare ogni sapone.
Qui sta' a ciascuno fare delle prove ricordando che i profumi difficilmente penetrano e persistono nel sapone. I olii essenziali vanno comunque sempre usati con molta cautela e dosi minime perché restando liberi possono irritare, da evitare sempre per donne in gravidanza e bambini piccoli. I petal servono invece per colorare il sapone e grattare la pelle morta durante il lavaggio.
- fare il sapone
Nel procedimento di saponificazione si parte dai grassi
La prima cosa è la scelta dei grassi a seconda della tipologia di sapone da fare
in questo esempio facciamo un classico sapone multiuso:
-1kg di grassi:
600 gr di olio di oliva extra-vergine
400 gr di olio di cocco
pesiamo accuratamente i grassi e li mettiamo sul fuoco basso per amalgamare. Si devono giusto sciogliere e arrivare a 50° circa
Poi la soda caustica che va calcolata precisamente al grammo, prendiamo la tabella dei coefficienti di saponificazione e ci segnamo la quantità di soda necessaria per ogni grammo di grasso
per l'olio di oliva è 0,134 che moltiplichiamo per i grammi di olio 600 = 80,4 gr di soda caustica
per l'olio di cocco è 0,190 che moltiplicato per 400 = 76 grammi di soda caustica
quindi 156,4 (qui se vogliamo possiamo scontare un poco la soda per rendere il sapone meno aggressivo, 156,4 - 6% = 146 grammi di soda)
Prendiamo quindi con le dovute precauzioni la soda e la pesiamo
poi va sciolta in un liquido a base di acqua (anche il latte, ad esempio, che però va prima messo in congelatore e poi scongelato fino a quando raggiunge la consistenza della granita).
La quantità di questo liquido è calcolata sul peso del grasso ed è pari a un terzo (es: 1 kg olio = 330 gr acqua).
La pentola in acciao che usiamo per questa procedura è meglio che sia dedicata a questa sola attività. Molta attenzione bisogna prestare ai fumi che si spigionano inizialmente, conviene sempre farlo all'aperto almeno fino a che non si sarà abbassata la temperatura.
Una volta sciolta la soda scaldera molto l'acqua che potrà raggiungere anche più di 100 gradi, poi rapidamente scenderà fino a 50 gradi circa nel giro di 10 min
si controlla con il termometro soda e grassi
e arrivati a circa 50 gradi per entrambi si miscelano insieme.
Limportante è versare la soda nei grassi e non il contrario.
Subito si prende il frullatore a immersione e facendo attenzione a non schizzare in giro s'inizia a miscelare.
la consistenza dovrebbe presto cambiare in una crema simila alla crema pasticciera; la durata dell'operazione può variare anche parecchio ma diciamo non oltre i 20 minuti.
Arrivati al nastro, cioè alla consistenza che dicevamo
la soda è penetrata nelle molecole di grasso (operazione che anticamente richiedeva ore di lavoro mescolando a mano) e la saponificazione è avvenuta.
Si possono mescolare ora gli oli profumati, i petali, le erbe o le spezie
e si versa nelle formine che abbiamo preparato
Il sapone è quasi fatto, in realtà la completa trasformazione in sapone richiede ancora un passaggio.
Nella scelta di quest'ultimo passaggio si deve scegliere tra il cosidetto Metodo a caldo e il Metodo a freddo
-Metodo a freddo: si copre gli stampi con una coperta o comunque coperti e si lasciano per almeno 24 in luogo tiepido e lontano da correnti d'aria
-Metodo a caldo: si inseriscono gli stampi con il sapone in forno acceso a 80° per 10 minuti poi si spegne e si lascia ancora 30 minuti a forno chiuso (oppure a bagnomaria ma è più complicato)
Entrambi funzionano bene ma noi preferiamo quello a freddo.
Il sapone è fatto ma per un sapone di qualità è bene lasciarlo stagionare per almeno 3 mesi, noi consigliamo 6, in luogo fresco e ventilato prima di usarlo.